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Storia di una delle più imponenti opere della letteratura architettonica

Luigi Vanvitelli è stato probabilmente il più grande architetto italiano del '700. L'intera Penisola è disseminata di meraviglie architettoniche progettate dal Vanvitelli e la più celebre tra queste si chiama Reggia di Caserta.

Quella che sarebbe diventata la residenza reale più grande del mondo per volume, fu commissionata al Vanvitelli nel 1751 da Carlo di Borbone, re di Napoli e di Sicilia.

L'enorme palazzo sarebbe sorto in un'area immensa completamente immersa nella fitta boscaglia nella quale, in seguito, il re si sarebbe dilettato con la caccia.

Luigi Vanvitelli si occupò personalmente dei calcoli, dei disegni e delle livellazioni, sia degli ambienti interni, sia dell'acquedotto che del gigantesco parco, fino alla scelta dei materiali da costruzione e di tutti i fornitori, gli artigiani e gli artisti coinvolti nella creazione di questa meraviglia architettonica.

Il re ammirò così tanto le idee e i progetti dell'architetto, da ordinare che fosse pubblicato dalla Stamperia Reale un enorme volume da fare circolare tra le altri corti europee mostrando, così, la magnificenza e la potenza del sovrano.

Nel 1756 venne così data alle stampe la prima ed unica edizione, della Dichiarazione dei disegni del Reale palazzo di Caserta, una delle più imponenti opere della letteratura architettonica d'Europa.

Per uno dei più grandiosi palazzi reali mai costruiti, ci voleva un grande volume. Il libro venne pubblicato nel formato detto atlantico, presentando un'altezza di ben 67 cm e una larghezza di 50 cm. Immaginate cosa vuole dire averlo aperto davanti.

Essenzialmente si tratta di una raccolta di mappe e prospettive della Reggia di Caserta, tra le quali spiccano 14 tavole a doppia pagina incise da Carlo Nolli, Nicolò d’Orazi e Rocco Pozzi partendo dai disegni dello stesso Vanvitelli.

Le vedute dall'alto che rappresentano il palazzo e il parco sono particolarmente suggestive. L'area verde pensata dal Vanvitelli si articola in tre aree: la prima destinata al parterre, prato con viali rettilinei che arrivano al lago della Peschiera, la seconda zona caratterizzata da fontane con giochi d’acqua, culminanti nell'enorme fontana con di Diana e Atteone, e la terza dedicata al giardino inglese ispirato ai modelli romantici dell'epoca, con la presenza di ruderi immersi nella vegetazione.

Questo grande volume è davvero una delle principali meraviglie della stampa italiana del '700 che ancora oggi conserva intatto tutto il suo fascino.

Purtroppo, il valore di mercato di questo libro, lo rende non per tutte le tasche (un esemplare in ottime condizioni può avvicinarsi ai 10mila euro). Non resta che accontentarsi della straordinaria visione dal vivo di questa opera incredibile partorita dal genio vanvitelliano.




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